Bersani a Pescara per la nuova sinistra di Articolo Uno

Doriana Roio
06/06/2017
Politica
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L’evento ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’On. Gianni Melilla insieme al Sottosegretario alla Presidenza regionale e Capogruppo Art.Uno Abruzzo Mario Mazzocca.

Grande affluenza di pubblico nella gremita sala consiliare di Palazzo di Città a Pescara per l’incontro con il leader e cofondatore di Articolo Uno – Mdp Pierluigi Bersani in visita in Abruzzo.L’evento ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’On. Gianni Melilla insieme al Sottosegretario alla Presidenza regionale e Capogruppo Art.Uno Abruzzo Mario Mazzocca.

“Renzi sbaglia quando indica come unica forza di centrosinistra il Pd che, di fatto, ha perso gli elettori ormai disamorati – ha sottolineato Bersani – Intendiamo ritrovarli e andarli a riprendere, come faremmo con un fratello che s’inoltra nel bosco e non vediamo più tornare, proponendo loro priorità e politiche diverse sui temi del sociale, della sanità, del fisco e del lavoro. La sinistra esiste ma bisogna reinterpretarla come espressione di partecipazione e giustizia”.

La nuova realtà del Movimento Democratico e Progressista (Mdp) trae fondamento dall’Articolo 1 della Costituzione “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” e sui voucher Bersani si è così espresso: “Invece di abolirli è stato aggirato il referendum per poi riproporli. Noi siamo contrarissimi”.

Così Melilla a conferma di ciò: “Vogliamo costruire un nuovo centrosinistra vicino ai lavoratori di questo Paese. Il Governo ha messo in piedi una truffa democratica reintroducendo i voucher nella manovra correttiva dopo averli aboliti per evitare il referendum. Noi di Articolo Uno non abbiamo votato la fiducia”.

“E’ importante per tutti noi mettere al centro della discussione alcuni temi – conclude Mazzocca – Per farlo, bisogna necessariamente parlare con la gente per non correre il rischio di staccarci da quelle che sono le esigenze reali della popolazione e non essere più puntuali nella nostra proposta politica che dev’essere reale e concreta. Non è un caso che questo movimento sia stato battezzato come movimento di carattere rosso/verde, ovvero sfruttare le potenzialità e le opportunità che ci dà la green economy per creare un’offerta stabile di lavoro”.

 

 

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