“L’emergenza neve apre il vaso di Pandora del depuratore di via Raiale: gli allagamenti registrati ieri in tutta Portanuova hanno imposto l’apertura dei bypass con sversamenti diretti dei liquami in mare senza alcuna depurazione? Perché il sindaco Alessandrini non ha ritenuto di inviare alcuna informativa sull’emergenza nell’emergenza? E soprattutto, perché sembra che le ultime comunicazioni sulle aperture dei bypass siano arrivate direttamente dall’Aca anziché dalla ditta che si è aggiudicata l’appalto per la gestione del depuratore e che dal primo gennaio doveva subentrare alla Ditta Di Vincenzo Dino & C. Spa? Tutte domande alle quali cercheremo di dare una risposta innanzitutto effettuando un accesso agli atti in Comune e poi sollecitando l’interessamento della Commissione Comunale vigilanza presieduta da Carlo Masci”.
Lo ha detto Armando Foschi, membro della Associazione ‘Pescara – Mi piace’, che nei mesi scorsi ha già presentato diversi esposti in Procura relativi agli sversamenti diretti dei liquami in mare in seguito alle continue aperture dei bypass, necessari, secondo la Di Vincenzo, per non mandare in tilt il depuratore stesso.
“Il 2016 si è chiuso con ben 7 episodi del genere, per un totale di 80 ore complessive di sversamenti di liquami in mare – ha ricordato Foschi -. Il 2017 si è aperto peggio: in occasione della precedente nevicata, il 5 gennaio alle 8,03, il bypass è stato aperto dopo i primi fiocchi caduti sulla città e la chiusura, con il ripristino del normale ciclo di depurazione, è avvenuta solo alle 7.45 del 6 gennaio, quindi parliamo di circa ventiquattro ore consecutive di liquami finiti in mare, e non per la pioggia incessante o battente, ma solo per la neve. Poi di nuovo depuratore in emergenza il 9 gennaio, quando è stato aperto il bypass alle 10.20 e non sappiamo quando sia avvenuta la chiusura con il ritorno in funzione del depuratore. E peraltro qui si apre il primo ‘giallo’ perché dal 31 dicembre 2016 la Ditta Di Vincenzo Dino & C. ha cessato la gestione del depuratore, dopo lo svolgimento della nuova gara d’appalto aggiudicata a un’impresa non abruzzese, presentata nel corso di una conferenza stampa dallo stesso sindaco Alessandrini. Nel passaggio di consegne la Di Vincenzo il 24 dicembre ha sottoscritto una scrittura privata con l’Aca cui è stata affidata la gestione transitoria dell’impianto di depurazione che, in teoria, dal primo gennaio 2017 doveva passare nelle mani della nuova impresa vincitrice dell’appalto. E invece voci di corridoio affermano che, dopo 17 giorni, la gestione del depuratore sia ancora in mano all’Aca e infatti le due comunicazioni delle aperture dei bypass del 5 e 9 gennaio, indirizzate al Comune, all’Arta e alla Regione, sarebbero partite proprio dagli uffici Aca anziché dal nuovo gestore. E a questo punto vogliamo vederci chiaro: perché la nuova ditta non è ancora subentrata nella gestione del depuratore di via Raiale? Cosa sta accadendo negli Uffici Aca? E ancora: gli allagamenti registrati ieri a Portanuova non in seguito a un nubifragio, ma solo per un minimo acquazzone e per la seconda nevicata, cos’hanno causato al depuratore? Ovvero, l’Aca ha effettuato l’apertura delle vasche di colmata per impedire, anche questa volta, il blocco dell’impianto? Il sindaco Alessandrini ha comunicato tale emergenza all’Arta e ha chiesto l’esecuzione di campionamenti straordinari per individuare gli effetti di tali sversamenti nel mare e nel fiume? E soprattutto – ha ancora aggiunto Foschi – perché il sindaco Alessandrini continua a non rendere noti tali disservizi che sono gravi e che rappresentano un’emergenza nell’emergenza. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ presenterà una richiesta di accesso agli atti nelle prossime ore per acquisire tutte le ultime comunicazioni inerenti le aperture e chiusure dei bypass e per poter quantizzare l’entità degli sversamenti di liquami non depurati nel mare. Nel frattempo chiederemo alla Commissione Vigilanza di convocare la ditta che si è aggiudicata l’appalto del depuratore per capire perché ci troviamo ancora in fase di gestione transitoria nelle mani dell’Aca e non ci sia stato il passaggio di consegne”.