“Sul progetto Tre Gemme non ci sono passi indietro della maggioranza di Governo, molto più semplicemente oggi abbiamo deciso il ritiro tecnico della delibera posta all’esame dell’Assise che è stata contestualmente sostituita con una nuova delibera elaborata in seguito a una circolare della Regione Abruzzo, al parere pro-veritate dell’avvocato Rulli acquisito su richiesta del Consiglio comunale e a fronte dell’enorme mole di emendamenti presentati. In questa maniera favoriremo un voto più celere al Consiglio”. Lo ha detto l’assessore alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli annunciando in aula il ritiro della delibera sul progetto Tre Gemme e la sua ripresentazione.
“Il passaggio è già disegnato – ha detto in aula l’assessore Antonelli - al fine di restituire serenità al Consiglio comunale, abbiamo deciso il ritiro dell’atto in discussione e contestuale presentazione della nuova delibera nella quale c’è solo l’autorizzazione al cambio di destinazione d’uso garantendo dunque una discussione più agevole e più celere, anche alla luce della decisione della Presidenza del Consiglio che ha ritenuto di non rendere ammissibili gli emendamenti presentati dalla maggioranza di centro-destra che sostanzialmente miravano a riscrivere la delibera.
A questo punto porteremo in aula direttamente un nuovo atto deliberativo, dunque non si tratta di un vero ritiro perché comunque il Consiglio comunale deve esprimersi obbligatoriamente su Tre Gemme, come prevede la legge e su tale punto c’è un’irrinunciabile assunzione di responsabilità. In questo caso il Consiglio dovrà esprimersi solo sulla destinazione d’uso e non su altri aspetti che riguardano esclusivamente l’aspetto gestionale che va rimesso al dirigente competente. Ricordo anche che c’è già pendente sull’amministrazione un ricorso dei proponenti il progetto di riqualificazione, dunque l’espressione dell’aula è imprescindibile”. In apertura di dibattito è intervenuto anche il consigliere Mambella il quale ha ribadito “di non essere il progettista della Società Tre Gemme, non ho preso atto ad alcun atto relativo il progetto, che fa capo allo studio di Mario D’Urbano, dunque non esiste alcuna mia incompatibilità. Ho solo curato una pratica aperta e chiusa per la Renes Adriatica nel 2011, ma non sono un progettista della Renes, né un suo dipendente, ma ho svolto solo un incarico esterno. Dunque non c’è alcuna correlazione con la Tre Gemme, né, come amministratore, sono tenuto a conoscere lo stato patrimoniale delle società che presentano proposte al Comune”. La seduta, dopo aver approvato alcune cessioni di superfici, si è interrotta alle 13 per un guasto all’impianto di registrazione e di microfonazione.