Roma chiama Pescara: Think Digi Tank. Strumenti digitali per la ricerca e lʼazione politico-culturale

Il 3 Febbraio prossimo, a Roma, presentazione della piattaforma digitale realizzata dal CRS e disponibile per associazioni, centri di ricerca, comunità politiche

Giovanni Dursi
14/01/2017
Attualità
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Il 3 febbraio 2017, alle ore 16, nella sala conferenze di via della Dogana Vecchia 5, a Roma, la presentazione e la discussione della piattaforma digitale realizzata dal CRS e disponibile per associazioni, centri di ricerca, comunità politiche.

Intervengono tra gli altri: Vincenzo DʼAndrea (Università di Trento), Fiorella De Cindio (Università di Milano), Giulio De Petra (CRS), Tommaso Federici (Università della Tuscia), Leonardo Sonnante (Fondazione RCM), Maurizio Teli (Università di Trento), Lorenzo Teodonio (CRS)

Le attività dei centri di ricerca/azione politico-culturale, come ad esempio il Centro per la Riforma dello Stato (CRS), è oggi caratterizzata da una forte domanda di strumenti di interpretazione e di intervento capaci di confrontarsi adeguatamente con la complessità delle trasformazioni sociali e politiche.

Allʼurgenza di questa domanda corrisponde una evidente difficoltà di tipo economico ed organizzativo, dovuta alla diminuzione delle risorse pubbliche dedicate al sostegno di queste attività, alla crescita dei costi di gestione e di diffusione dei materiali culturali prodotti, alla necessità di costruire reti di elaborazione e comunità politiche sempre più diversificate e interrelate.

Eʼ in tale contesto, e per contrastare tali criticità, che si colloca il progetto del CRS di realizzare una piattaforma digitale in grado di sostenere le diverse tipologie di attività che caratterizzano lʼoperare di istituti, associazioni, centri di ricerca, comunità di conoscenza, che operano nel dominio della ricerca e della elaborazione politica e culturale.

Una piattaforma prodotta e gestita autonomamente e capace di sottrarre la ricchezza delle relazioni sociali e della produzione politica allo sfruttamento esercitato dalle grandi piattaforme commerciali oggi dominanti.

Una piattaforma digitale specificamente progettata per lʼattività politico-culturale è uno strumento attualmente non disponibile. Attualmente infatti ogni istituto, associazione o comunità procede in autonomia, adattando alle proprie necessità strumenti già esistenti, tra loro diversi e non integrabili, replicando inutilmente i costi una dotazione infrastrutturale solo parzialmente adeguata alle proprie necessità, costruendo universi chiusi e non comunicanti.

Per tale ragione la sua realizzazione è stata considerata essa stessa come un progetto di ricerca la cui attuazione ha richiesto un percorso originale e coerente con la finalità di avviare, anche mediante la realizzazione di tale piattaforma, una riflessione consapevole sulle opportunità e sulle criticità dellʼuso del digitale. In particolare sono stati utilizzati i metodi e gli strumenti della progettazione partecipata con il supporto attivo dellʼ European Institute of Technology dellʼUniversità di Trento.


Sulla base di circa 15 interviste in profondità con dirigenti, funzionari, ricercatori e associati del CRS e di altri istituti di ricerca coinvolti, sono stati individuati alcuni ruoli paradigmatici tipici dellʼorganizzazione e del funzionamento di un istituto di ricerca politico culturale (personas) e per ognuno di essi sono stati elaborati uno o più casi dʼuso (scenari). Lʼinsieme degli scenari ha costituito la parte più significativa dei “requisiti utente” che hanno consentito di avviare la realizzazione della piattaforma.

Successivamente, mediante la pubblicazione di un avviso per la ricerca di partner tecnologici per la realizzazione della piattaforma e la successiva valutazione delle proposte di progetto pervenute, è stata avviata la collaborazione con la Fondazione RCM (Rete Civica Milanese), che vanta una pluriennale esperienza nella produzione e nellʼutilizzo di tali strumenti digitali.

La Fondazione RCM ha attualmente realizzato una prima versione utilizzabile della piattaforma digitale, e sta progettando la sua evoluzione in termini di ulteriori funzioni e contesti dʼuso. Questa prima versione parziale della piattaforma è oggi già disponibile e sarà presentata durante lʼincontro.

Essa potrà essere utilizzata in completa autonomia da ogni istituto o associazione che lo reputi conveniente per i propri scopi e con le proprie metodologie di lavoro, ma, nello stesso tempo, consentirà, ogni volta che i diversi utilizzatori lo ritengano opportuno, di avviare facilmente una feconda attività di collaborazione che può riguardare ad esempio lo svolgimento di specifiche ricerche, lʼorganizzazione di eventi, lʼaccesso in comune a documenti e archivi digitali.

Per queste ragioni si propone a tutti i soggetti interessati di partecipare attivamente ai prossimi sviluppi della piattaforma, anche per caratterizzare le prossime estensioni in relazione a proprie specifiche necessità.

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