Nuovo deciso passo in avanti per il progetto di rivalorizzazione della Stella Maris, la ex colonia marina di Montesilvano. Domani pomeriggio, nella Sala Consiliare del Comune di Montesilvano si terrà la firma ufficiale del protocollo d'intesa per l'utilizzo dello storico complesso immobiliare sito sul lungomare della cittadina adriatica.
A sottoscrivere l'intesa saranno oltre al sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, anche il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, il presidente della Provincia Antonio Di Marco, e la direttrice dell'Accademia delle Belle Arti, Tiziana D'Acchille. A suggellare definitivamente l'iniziativa sarà la presenza della ministra dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, Stefania Giannini.
Con il documento verrà definito ed ufficializzato il progetto che prese forma il 9 maggio del 2015, con la sottoscrizione del Manifesto per la colonia marina "Stella Maris", con il quale l'edificio a forma di aeroplano veniva individuato quale sede ideale per ospitare corsi di alta formazione delle accademie artistiche italiane.
«Con questo protocollo - dichiara il Sottosegretario alla Giustizia, senatrice Federica Chiavaroli - si dà ufficialmente il via ad un progetto innovativo su scala nazionale. La Stella Maris, infatti, diventerà centro di ricerca e formazione. Un punto di specializzazione per tutte le accademie dell'arte del territorio nazionale. L'idea che sottende la convenzione è quella di rivalorizzare l'ex colonia ai fini di sviluppo della ricerca artistica. Attraverso questo programma verranno coinvolte tutte le accademie italiane e straniere, dando vita ad una sinergia dell'altissima qualificazione, con ricadute economiche e sociali non solo sull'area metropolitana pescarese, ma su tutta la Regione. La presenza del ministro Giannini in questo decisivo momento di evoluzione del progetto avvalora ulteriormente questa imperdibile opportunità per l'Abruzzo di imporsi nel panorama culturale ed artistico a livello internazionale, aprendo a nuove occasioni di lavoro e a scambi anche con culture diverse».