Degrado e pubblica sicurezza Forza Italia chiede l'esercito in città

15/11/2016
Attualità
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“La condizione di degrado e di pericolo sociale in cui oggi versa Pescara è esattamente lo specchio di due anni di indifferenza e di incapacità amministrativa del sindaco Alessandrini e della sua giunta che dal giugno 2014 hanno continuato volutamente a ignorare gli appelli e le richieste di intervento a fronte di un problema evidente e crescente. Sapevamo che saremmo giunti in fondo al baratro, lo avevamo preannunciato già lo scorso 5 maggio, rivolgendoci al Prefetto di Pescara. Oggi se n’è improvvisamente accorto anche il sindaco-fantasma Alessandrini che però ha ampiamente dimostrato di non essere in grado di occuparsi del problema. Due le istanze che formalizzeremo allora nelle prossime ore: innanzitutto chiederemo la convocazione di una seduta urgente e straordinaria del Consiglio comunale, nel quale sarà il centro-destra a dettare le misure urgenti da adottare per affrontare di petto l’emergenza. Poi sabato e domenica prossima effettueremo una raccolta firme che martedì prossimo, 22 novembre, consegneremo al senatore Maurizio Gasparri per chiedere che il Governo destini a Pescara alcune unità dell’esercito libero dagli impegni del Giubileo, esattamente come ha fatto il sindaco Sala a Milano”.

Lo hanno annunciato il Capogruppo di Forza Italia in Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e i gruppi consiliari di Forza Italia e Pescara in Testa intervenendo sull’emergenza degrado e sicurezza a Pescara.

“L’emergenza odierna ha un nome e un cognome, quello del sindaco Marco Alessandrini che per due anni ha volutamente ignorato il decadimento della città, terra di conquista della criminalità, tra assalti ai furgoni portavalori, rapine negli uffici postali, spaccate notturne, senza contare il vandalismo imperante, l’accattonaggio e il dramma della disordinata movida pescarese – hanno ricordato Sospiri e il consigliere FI Fabrizio Rapposelli Rapposelli -. Oggi all’improvviso annuncia di voler impiegare le ‘telecamere mobili’ per sorprendere chi sporca la città, dopo aver interrotto il processo di videosorveglianza fissa che con il centro-destra stava interessando tutto il territorio; oggi annuncia sgomberi forzosi di baracche e panchine, dove i clochard torneranno puntuali; oggi annuncia misure, ma in realtà non sa neanche da dove cominciare. In due anni Pescara è piombata nel caos: siamo passati dai furtarelli di qualche pensionato, con trattamento sociale, ‘costretto a rubare per fame’, agli assalti ai portavalori, alle rapine con travisamento alle Poste centrali, alle spaccate ai danni degli esercizi commerciali, finanche nel cuore della città e in orari tardo pomeridiani o mattinieri, al vandalismo imperante, agli accattonaggi sin dentro i locali dediti alla ristorazione. Fatti inconfutabili – ha aggiunto il consigliere Rapposelli -, a dispetto di qualsivoglia rassicurazione da parte delle Forze dell’Ordine. Senza tralasciare il degrado che da tempo funesta la centralissima movida pescarese, ridotta di sera a un vespasiano a cielo aperto dove vige l’assoluta anarchia tra bivacchi, ubriachi molesti, lanciatori di bottiglie di vetro, incivili e vagabondi capaci solo di aumentare il disagio dei molti residenti, oggi anche spaventati dall’idea di veder pubblicato il proprio nome sui quotidiani per il rischio di ritorsioni. Dinanzi alle nostre denunce il sindaco Alessandrini ha semplicemente fatto orecchie da mercante, in due anni non una delibera è stata adottata per fronteggiare la drammatica éscalation di criminalità. Per questa ragione lo scorso maggio avevamo chiesto al Prefetto di convocare un Tavolo per l’Ordine pubblico e la Sicurezza, allargandolo anche alle forze politiche di opposizione, vista la delicatezza e l’urgenza delle tematiche da affrontare e per le quali occorreva e occorre trovare soluzioni urgenti, immediate e concrete che la giunta Alessandrini non è stata capace né di ipotizzare né di proporre né tantomeno di attuare”.

“Oggi – hanno detto il Capogruppo Sospiri e i gruppi consiliari Forza Italia e Pescara in Testa - rinnoviamo la nostra proposta, ma soprattutto due sono le azioni immediate che attueremo: innanzitutto chiederemo la convocazione di una seduta urgente del Consiglio comunale per discutere dell’emergenza e dettare le misure da adottare in città. Inoltre sabato e domenica prossimi, 19 e 20 novembre, lanceremo una raccolta firme da inviare al Governo e al Ministero degli Interni, per far sì che anche Pescara, al pari di Milano, possa vedersi destinare alcune unità dell’esercito ormai libero dagli impegni del Giubileo straordinario. Non vogliamo militarizzare la città, ma è evidente che la presenza delle divise, in supporto alle Forze dell’Ordine già operative, rappresenta un deterrente straordinario”.

 

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