“Il mercatino abusivo degli extracomunitari posizionato sulle aree di risulta deve semplicemente essere smantellato e quegli ambulanti che risultano in regola con la legge dovranno attenersi alle regole collettive, ossia partecipare a un bando per aggiudicarsi un posteggio nei mercati rionali e pagare le tasse, come fanno gli italiani. Forza Italia lo ripete da mesi e oggi la giunta Alessandrini è arrivata alla stessa conclusione, l’unica legittima, l’unica possibile, una vittoria per Forza Italia ma soprattutto per la città che finalmente vedrà scomparire uno spettacolo indecoroso in pieno centro. Ovviamente non supererà mai l’esame del Consiglio comunale la variante urbanistica al Piano regolatore pensata dal Pd per riposizionare, in futuro, quel mercato sotto il rilevato ferroviario, e non permetteremo mai alla Regione di destinare 100mila euro dei soldi degli abruzzesi per allestire un’area mercatale priva di qualunque legittimità. Ora però vogliamo conoscere i tempi del trasferimento, tempi che dovranno essere certi e rapidi, non ammettiamo tentennamenti, nè ritardi, e non vogliamo neanche ipotizzare l’ennesimo ripensamento del sindaco Alessandrini che negli ultimi mesi ha inanellato una lunga serie di figuracce, dalle intercettazioni sull’emergenza balneazione agli interventi in aula, che ne hanno già irrimediabilmente compromesso la credibilità”.
A dirlo sono stati il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e il Gruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Pescara.
“Sono mesi che Forza Italia chiede il rispetto delle regole sulla vicenda del mercatino degli extracomunitari sulle aree di risulta – hanno ricordato il Capogruppo Sospiri e il Gruppo consiliare in Comune -, parliamo di un mercatino di fatto abusivo, che occupa da anni un’area immensa senza alcun titolo, senza pagare un solo euro di tasse o canoni, per vendere merce per la maggior parte di origine contraffatta, quindi anche con una concorrenza sleale nei confronti dei commercianti che, a soli due passi, pagano tasse, imposte e fatturano i propri incassi. Quando in passato il centro-destra ha tentato di porre fine a questa situazione di evidente illegalità, ci siamo sempre dovuti scontrare con le accuse di razzismo che arrivavano dalla sinistra, sino all’ordinanza firmata dallo stesso sindaco Alessandrini lo scorso agosto, ordinanza arrivata dopo i mille solleciti e allarmi giunti dalle Forze dell’Ordine circa l’evidente situazione di abusivismo imperante in quel mercato. Poi a bloccare l’ordinanza è stato il Presidente-pigmalione D’Alfonso, accorso in tutta fretta a ricucire lo strappo tra il sindaco Alessandrini e le varie frange della sua alleanza politica, che hanno apertamente contestato il sindaco. Ma ormai le pezze non reggono più: dopo qualche mese di tregua i problemi del mercatino abusivo si sono ovviamente riproposti in tutta la loro evidenza, tanto da rendere ormai inevitabile lo smantellamento di quell’area occupata senza alcun diritto, un’area, peraltro, destinata anche a ospitare la rampa che le Ferrovie dello Stato devono realizzare.
Già nei giorni scorsi avevamo chiesto la convocazione di una seduta congiunta delle Commissioni Lavori pubblici-Commercio-Ordine pubblico e sicurezza, alla presenza anche dei vertici delle Ferrovie, per fare un punto della situazione, richiesta ovviamente ignorata dalla maggioranza consiliare, ma oggi comunque è arrivata la risposta. Il mercatino degli extracomunitari se ne deve andare e l’unica via percorribile è quella proposta da Forza Italia, e sostenuta, tra l’altro, da tutte le Associazioni di categoria, tra cui Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio, ossia, via il mercato abusivo riservato, tutti gli ambulanti in regola con la legge e residenti legalmente in Italia dovranno partecipare a un bando per aggiudicarsi un posteggio libero nei vari mercati rionali all’aperto della città, ovvero dovranno sottostare alle stesse ferree regole degli ambulanti italiani.
E ovviamente una volta ottenuto un posteggio regolare, dovranno pagare puntualmente l’occupazione del suolo pubblico, non potranno più vendere merce contraffatta e dovranno registrare i propri incassi, ovvero la déregulation è finita. In tutto questo – hanno aggiunto il capogruppo Sospiri e il Gruppo consiliare di Forza Italia – leggiamo che l’assessore Cuzzi tenta comunque di lasciare una porta aperta all’allestimento di un nuovo mercato riservato agli extracomunitari sotto il rilevato ferroviario, secondo noi una semplice affermazione di facciata per salvare capra e cavoli e tenere bassa la tensione politica all’interno della maggioranza. Dimentica però l’assessore Cuzzi che per procedere con tale intento, il Consiglio comunale dovrebbe approvare una variante al Piano regolatore vigente, ed è evidente che quella variante Forza Italia non la farà mai passare in Consiglio comunale. Inoltre – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – per allestire quell’area a mercato il Comune ha chiesto 100mila euro di finanziamento alla Regione Abruzzo, una cifra che non è prevista in bilancio e che non consentiremo mai al Presidente D’Alfonso di carpire da chissà quale capitolo per destinarlo a un intervento inutile su Pescara. La Regione Abruzzo non ha fondi per allestire mercati volanti all’aperto, e mai permetteremo al Governatore di fare una qualunque variazione di bilancio in tal senso, pena una segnalazione immediata alla Corte dei Conti.
Incassata la nostra vittoria, del resto la nostra proposta, dettata dal buon senso, era l’unica garante di legalità – hanno detto il Capogruppo Sospiri e il Gruppo Consiliare di Forza Italia al Comune – ora però vogliamo conoscere i tempi inerenti lo smantellamento del mercato abusivo sulle aree di risulta: mercoledì ci sarà una nuova riunione per tentare di convincere i rappresentanti della comunità senegalese, ma seppure l’accordo non dovesse essere trovato, non accettiamo ulteriori ripensamenti che comunque esporrebbero il sindaco Alessandrini all’intervento di altre Autorità. Dal primo cittadino pretendiamo il ripristino della legalità in tempi brevissimi e vogliamo sapere quando spariranno i tendoni e i banchi di legno dalle aree di risulta”.