Chieti vs Pescara: a chi non è piaciuto il portachiavi biancazzurro?

A Chieti imbrattano con offese la porta di un'agenzia viaggi di pescaresi

Sara Gerardi
26/02/2016
Attualità
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"Pe Merda" e "Leva quel portachiavi", sono queste le frasi inequivocabilmente offensive che i titolari (pescaresi) dell'agenzia di viaggio Last Minute Tour di Chieti Scalo hanno trovato ieri mattina su porta e muri del loro esercizio commerciale al momento dell'apertura.

Due frasi abbastanza eloquenti, soprattutto se si pensa alla rivalità calcistica tra le città di Pescara e Chieti. Uno dei proprietari, Luca Luciani, su facebook racconta l'accaduto cercando di risalire alle possibili cause di tale gesto. 

"Lavoro a Chieti Scalo dal lontano 2005 e, per forza di cose, ho sviluppato contatti non solo "professionali" ma spesso di vera e propria amicizia con cui si è parlato di tutto, sempre, col sorriso sulle labbra. Stesso discorso vale per il mio socio e collega Stefano Pietrangelo, persona educata e gentile con tutti, sempre.
Per questo non ci aspettavamo di trovare l'ingresso della nostra agenzia di viaggi deturpato da scritte offensive e minacce in puro stile mafioso. Il fattore scatenante? Un minuscolo portachiavi del Pescara Calcio della grandezza di 8 cm appeso dietro la scrivania di lavoro.

Evidentemente una provocazione insopportabile per qualche abitante della cittadina di cui sopra. Una provocazione che potrà costare caro ai codardi autori del gesto poiché da esso scaturisce una denuncia (già depositata) e una richiesta di esaminare le riprese delle diverse telecamere dei negozi circostanti.
Questo per dovere di civiltà. Ma siamo anche Uomini.

E l'Uomo non si piega alla VIGLIACCHERIA, se vuole definirsi tale. Per questo mi permetto, unitamente a Stefano, di rivolgermi all'autore chiedendogli, per prima cosa, se infrangere la legge può aver curato in qualche modo la sua frustrazione. E poi, pur non essendo certamente due ultras del Pescara, entrambi volevamo riconfermare che IL PORTACHIAVI NON SI MUOVE DA LI'. Ma anzi, saremo ben felici di aumentare il numero dei simboli del Pescara presenti nella nostra agenzia non commettendo, NOI, alcun reato.
E saremo ben lieti di accogliere chiunque non fosse d'accordo con la nostra lecita manifestazione di orgoglio discutendone civilmente".

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