“Anche la Ryanair lo ha confermato: se la compagnia irlandese ha deciso di chiudere la base operativa di Pescara e di lasciare il nostro aeroporto è solo a causa delle folli tasse del Governo Renzi, che ha aumentato le addizionali comunali nel totale silenzio delle Istituzioni regionali e cittadine, e dell’incapacità cronica del Presidente D’Alfonso e della sua giunta di difendere la nostra regione, tutelando i bisogni del nostro territorio. Lo ha confermato lo stesso direttore commerciale di Ryanair in Italia John Alborante. Ora passiamo però al contrattacco: durante la seduta straordinaria e urgente del Consiglio regionale, che dovrà essere convocata a strettissimo giro, in aula porteremo il documento con cui impegniamo il Presidente D’Alfonso a trattare con la compagnia irlandese per garantire la permanenza della stessa a Pescara, sfidando, come ha sempre avuto il coraggio di fare il centro-destra, anche quelle norme europee che penalizzano solo l’Italia per la logica delle lobby e di cui abbiamo assoluto disprezzo. Forza Italia si batterà sino all’ultimo per impedire che Pescara, dopo aver visto il proprio porto commissariato da Ancona, perda anche il proprio aeroporto, destinato a chiudere i battenti dopo l’addio di Ryanair”.
Lo ha ribadito il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando le parole dei vertici di Ryanair circa la decisione di chiudere i rapporti con lo scalo pescarese.
“In Abruzzo si sta consumando l’ennesimo scempio e c’è anche qualcuno che cerca di giustificare l’incapacità di chi, da maggio 2014, ha saputo solo determinare la chiusura degli ospedali, dell’aeroporto e il declassamento del porto di Pescara. I vertici di Ryanair – ha ripercorso il Capogruppo Sospiri - hanno affermato che vanno via da Pescara perché sono insostenibili i costi dopo l’aumento delle addizionali comunali, ovvero della tassa d’imbarco, operato dal Governo Renzi.
Bene, se questa è la vera ragione, dov’era l’onnipresente Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, tanto vicino al Ministro alle Infrastrutture Delrio mentre il suo Governo Pd-Renzi approvava quell’aumento sconsiderato? Perché non ha lanciato un allarme, chiamando a raccolta tutte le forze parlamentari per impedire tale scelta scellerata? Perché non è salito sulle barricate in difesa del nostro aeroporto? In altre parole, se sapeva dell’aumento delle tasse aeroportuali, di tale portata e impatto tanto da indurre una navigata compagnia aerea ad abbandonare uno scalo dove ha comunque avuto ampi margini di crescita, perché il Governatore D’Alfonso ha tenuto il segreto?
Non ci venga a dire con la sua dirigente Gerardis che sono in corso trattative con altre compagnie per subentrare alla Ryanair: la logica ci dice che, se non ce la fa una compagnia come il colosso irlandese, è impensabile che altri gruppi possano sostenere lo stesso sforzo economico-imprenditoriale. E non ci interessano quei charter stagionali degni di un aeroporto di seconda o terza classe, che nulla portano a Pescara e all’Abruzzo in termini economici, turistici e d’immagine, specie se a pochi chilometri dal capoluogo adriatico c’è un altro scalo, quello di Ancona, dove la Ryanair a partire da marzo, guarda caso, rafforzerà le proprie rotte, una città che ha anche un porto perfettamente efficiente e la cui Autorità portuale, grazie all’opera del Presidente D’Alfonso, oggi governa anche il porto di Pescara, in una posizione di mortificante subalternità. La verità è che quanto sta accadendo oggi è, da un lato, lo specchio della totale assenza di considerazione di Roma nei confronti della classe dirigente Pd regionale e comunale, il Governo Renzi continua a considerare Pescara e l’Abruzzo come le ‘cenerentole’ dell’Adriatico, altro che ‘porta dell’est’ e ‘capitale della macroregione’. Grazie al Governatore D’Alfonso l’Abruzzo è tornato a essere un ‘villaggio’ dell’Adriatico.
Dall’altro è la fotografia della totale incapacità gestionale dell’attuale governance della Saga che va subito dimissionata: sino a oggi i Cda della società, che si sono succeduti negli anni, hanno sempre lavorato per far crescere il nostro scalo, l’attuale management è invece riuscito a far scappare anche Ryanair. Ovviamente non intendiamo subire passivamente quello che è un vero ‘patto criminale’ contro l’Abruzzo e Pescara – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri –. Durante la seduta del Consiglio regionale dedicata all’aeroporto di Pescara, presenteremo in aula il nostro documento e vedremo se il Pd avrà il coraggio e la coerenza di approvarlo: nel documento impegneremo il Presidente D’Alfonso a condurre le trattative che garantiscano la permanenza di Ryanair a Pescara e il mantenimento delle rotte internazionali, sfidando, se necessario, anche quelle norme europee capestro che, piegandosi al potere delle lobby, penalizzano solo l’Italia, norme che riteniamo inaccettabili. Non possiamo consentire di piegare la testa dinanzi a leggi europee che ci impongono di aumentare tasse che vanno a demolire il nostro sistema economico, leggi contro le quali siamo pronti alla battaglia. E in aula vedremo anche se i Grillini avranno il coraggio di approvare quel documento, senza falsi giustizialismi e ipocrisia, perché lo dovranno dire loro agli abruzzesi che con l’addio di Ryanair chiudiamo il nostro aeroporto con la conseguente perdita di posti di lavoro. Lo dovranno dire loro agli abruzzesi e se ne assumeranno per intero la responsabilità politica e amministrativa”.