Sequestri ai danni dei rom, il 21 giugno l'udienza di confisca dei beni

11/06/2013
Attualità
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E' fissata per il 21 giugno l'udienza di confisca dei beni sequestrati ieri a una famiglia rom, durante cui si decidera' anche sulla richiesta di nove misure di sorveglianza speciale. Lo hanno annunciato il questore di Pescara Paolo Passamonti e il comandante provinciale della Guardia di finanza Mauro Odorisio.

Come per gli altri sequestri avvenuti fino ad oggi da parte delle forze dell'ordine e' stata applicata la normativa antimafia, che consente di sequestrare e poi confiscare patrimoni accumulati illecitamente da pregiudicati ritenuti socialmente pericolosi.

Anche stavolta, come in casi precedenti, e' stato appurato che i nomadi non svolgevano attivita' lavorativa, pur disponendo di patrimoni ingenti. Gli accertamenti hanno riguardato l'intero clan, e quindi si sono protratti a lungo.

Polizia e Gdf hanno sequestrato beni per un milione di euro: si tratta di tre corpi di fabbrica situati in via Salara, a Pescara, e di due appezzamenti di terreno a Capestrano intestati a tre componenti della famiglia rom, composta da 37 persone.

Polizia e Guardia di Finanza annunciano che i controlli proseguiranno anche in altri contesti. Non solo: muovendosi sulla base della nuova normativa, si stanno riprendendo in esame anche vecchi sequestri di beni che poi sono stati restituiti. I sequestri attuati fino a oggi riguardano beni per 32 milioni di euro, con 113 misure di sorveglianza speciale.

Per circa 13 milioni di euro di beni si e' anche arrivati alla confisca e presto cominceranno gli sgomberi.

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