Pescara 15 gennaio 2016 i festeggiamenti per la Notte Bianca sono cominciati alle 17.30 e sono andati avanti fino alle 11.30 della sera.
Tantissime persone hanno riempito i locali della scuola: alunni, genitori, insegnanti, simpatizzanti e tanta altra gente intervenuta per conoscere la scuola.
In questo periodo le scuole invitano gli alunni di terza media, insieme ai loro genitori, a visitare gli istituti superiori per poter scegliere l’indirizzo di studio che vogliono fare.
Il Liceo Classico ha voluto coniugare l’apertura verso la città con una notte bianca più consona alle scelte e ai desideri dei ragazzi.
All'evento ha partecipato anche la Pittrice Anna Seccia che ha organizzato un laboratorio artistico dove chi voleva poteva cimentarsi nell’arte pittorica. La pittrice ha da poco inaugurato un laboratorio artistico a Montesilvano il GLOBAL ART. In questo laboratorio si correlano e s’intersecano molte discipline artistiche, dalla pittura, al teatro alla musica ed è aperto a tutti dai bambini agli adulti.
Sono stati tanti i ragazzi e gli adulti che hanno provato la gioia di dipingere dando sfogo alla loro creatività.
Grande interesse ha suscitato la tavola rotonda a cui hanno partecipato professori, politici e avvocati e da due studenti del liceo coordinata dalla giornalista di Rai 3 Daniela Senepa.
Alla tavola rotonda hanno partecipato:
- Marinella Sclocco, assessora alla Regione Abruzzo con diverse deleghe tra cui una molto importate riferita al Lavoro;
- Il Prof. Carmine Catenacci insegnante di latino e greco presso l’università di Chieti
- La prof.sa Giovanna Pruni insegnante di pedagogia e psicologia presso l’università di Chieti
- Il Prof. Bonetta Gaetano Direttore di Scienze Filosofiche Università di Chieti
- L’avv. Marco Riario Sforza libero professionista e insegnante presso la facoltà di Chieti
- La prof.sa Santoro Arcangela archeologa e insegnante universitaria.
- Due studenti del liceo classico, una ragazza ed un ragazzo
La tavola rotonda è stata molto interessante, l’argomento trattato è stato relativo proprio al liceo classico e dell’importanza di studi umanistici per la cultura e per affrontare la vita.
Lo studente ha parlato della scelta che lo ha portato a questa scuola e di quanta disciplina, oltre allo studio, sia necessaria per andare avanti. Gli studi classici, ha detto, mi hanno fatto maturare e fatto diventare consapevole.
La studentessa ha parlato con competenza e con calore del ruolo che le donne devono avere dell’importante di appropriarsi dei diritti che spettano loro e che troppe volte sono messi in discussione.
Le domande rivolte agli altri presenti hanno avuto come tema conduttore gli studi che si fanno al liceo classico e di quanto questi siano importanti per la formazione degli allievi.
Varie sono state le risposte dei docenti presentì, per il prof. Catenacci lo studio del latino e del greco è fondamentale perché distingue questa scuola dalle altre.
Per il prof. Bonetta studiare classico significa trasferire nella società il sapere classico per rendere edotti tutti i cittadini.
L’avvocato Marco Riario Sforza ha invece ribadito il concetto che forse gli studi classici non sono per tutti, non per capacità intellettive, ma per l’intensità dello studio che deve essere molto costante.
La prof.sa Santoro archeologa, ha detto che il sapere classico si deve trasferire nel sapere di tutte le eccellenze artistiche che abbiamo in Italia.
Gli studenti che fanno studi umanistici sono tenuti a conoscere i beni artisti materiali e immateriali, altrimenti lo studio rimane un mero esercizio e non viene trasferito nella realtà del territorio.
L’Assessora Sclocco ha concluso i lavori parlando di quanto sia importante una scuola giusta e di quanta eccellenza di giovani abbiamo che sono apprezzati molto più all’estero che in Italia.
Quanta importanza hanno, ancora, anche i contenitori, cioè gli edifici che devono ospitare gli studenti, il corpo insegnante e tutti gli amministrativi.
Solo con scuole attrezzate ed efficienti strutturalmente e nella sicurezza si può portare avanti un discorso di scuola vera.
Dopo la tavola rotonda alcuni studenti si sono cimentati sul palco con musica, canto e danze.
Alle 21 circa, è arrivato il personaggio più atteso della serata: Michele Placido.
L’attore, accompagnato da tre musicisti, ha parlato di sé, della carriera e dei personaggi di grande importanza che ha incontrato nella sua vita artistica come Ennio Flaiano, i De Filippo e tanti altri da cui ha tratto suggerimenti e competenze.
Alla fine della performance l’attore Michele Placido ha acconsentito ad essere intervistato e alla domanda di che cosa abbia provato ad essere in una scuola e a recitare versi classici a tanti giovani, ha detto che i giovani sono il nostro futuro che bisogna tutelarsi e dare loro fiducia e che l’emozione di avere una platea così formata è stata tanta e veramente bella.
FOTO DI MICHELE RAHO