Berardino Fiorilli: maltempo preannunciato ma non sono state fatte operazioni di prevenzione

Associazione Pescara Mi Piace
27/11/2015
Comunicati Stampa
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“Strade allagate chiuse al traffico, transenne lasciate alla rinfusa e facilmente valicabili, golene vietate alla sosta e zero comunicazioni dal Palazzo comunale, tranne una laconica nota di un rigo sul sito internet istituzionale del Comune, pubblicata alle 9 passate, quando i pescaresi erano già in strada. Oggi la città ha veramente registrato il suo ‘venerdì nero’, abbandonata a se stessa, senza l’ausilio della Protezione civile, né della Polizia municipale, né dei vertici istituzionali che, pur essendo a conoscenza dell’allerta meteo non ha inteso adottare alcuna misura preventiva per avvisare la popolazione dei possibili disagi e delle misure da adottare, segno, ancora una volta, dell’improvvisazione e dell’incapacità amministrativa della giunta Alessandrini”.

È il commento dell’avvocato Berardino Fiorilli, promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, stamane raggiunto da decine di proteste e segnalazioni da parte dei cittadini circa i disagi causati dal maltempo.

Il sindaco Alessandrini sapeva dell’arrivo dell’ondata di maltempo, dopo aver ricevuto anche la nota ufficiale del Centro Funzionale della Protezione civile della Regione Abruzzo, ma comunque non ha messo in atto alcuna delle azioni di Protezione civile previste per legge per avvisare la cittadinanza – ha osservato Fiorilli -. E stamattina abbiamo assistito al solito copione: la pioggia, continua, ma sicuramente non da nubifragio, già dalle 6.30 ha determinato l’allagamento di via Spaventa, l’asse di collegamento tra via D’Avalos e via Marconi, a Porta Nuova, strada dove l’acqua è arrivata fin dentro i portoni di casa, invadendo garage e abitazioni al pianterreno, e dove le transenne sono arrivate solo alle 9, peraltro senza nemmeno riuscire a fermare il flusso delle vetture, che entravano e uscivano causando l’onda e inzuppando i poveri pedoni. Difficoltà in via Valle Roveto dove, poco dopo il distributore Agip, il transito dei mezzi pesanti ha causato uno spaventoso avvallamento del manto stradale, trasformato in un vero lago, una trappola rischiosa per gli automobilisti. Allagata tutta l’area del centro tra via Bologna, piazza del Concilio, via Firenze e via Venezia, conseguenza della totale assenza di manutenzione di tombini, caditoie e bocche di lupo, completamente ricoperti, da almeno una settimana, dalle foglie cadute che hanno creato un tappeto scivoloso, mettendo a rischio anche i pedoni, foglie che, proprio in previsione del maltempo, dovevano essere rimosse in fretta dagli operatori della Attiva. Pericolosamente al buio, da ieri notte e fino a questa mattina, via Del Circuito, via Fonte Romana, piazza della Marina e decine di altre strade, con un black out solo degli impianti della pubblica illuminazione che avrebbe richiesto un intervento immediato degli operatori di Pescara Gas. Allagati ancora i sottopassi di via Raiale-Fater e via Caravaggio, dove le transenne sono arrivate sempre dopo che alcune auto in transito sono rimaste ferme, con l’acqua nel motore, e soprattutto chiuso alle auto il parcheggio delle golene. Peccato che la città non sia stata tempestivamente avvisata, com’era dovere del sindaco Alessandrini o dell’assessore alla Protezione civile, Enzo Del Vecchio, vicesindaco, assessore anche ai Lavori pubblici e al traffico, dunque plenipotenziario, e alle 7.30 è scoppiato il caos, con centinaia di vetture in ingresso su Pescara per portare i ragazzi a scuola o per andare in ufficio, o nei negozi, tutti incolonnati sulle principali strade, via Ferrari, via del Circuito, Rotonda del Rampigna, asse attrezzato, completamente bloccati per la chiusura non comunicata delle golene, una misura sicuramente necessaria, ma che poteva essere prevista già da ieri sera in via cautelativa, disponendo delle informazioni sufficienti del Centro Funzionale della Protezione civile e soprattutto di tutto il tempo necessario per informare la popolazione e consentire ai cittadini di adeguarsi. Non solo: secondo le voci di corridoio, non disponendo di fonti ufficiali né tantomeno delle ordinanze, sembra che alle 4 il vicesindaco abbia deciso la chiusura delle golene, e allora ci chiediamo perché, anche a quell’ora, non sia stata utilizzata la App MyPescara per raggiungere il maggior numero di utenti possibile, come ho fatto, con successo, nel dicembre 2013. Quella App – ha ricordato l’avvocato Fiorilli - è infatti stata istituita non certo per pubblicizzare gli spettacolini di intrattenimento organizzati dall’amministrazione comunale, ma proprio per disporre di uno strumento veloce, innovativo, all’avanguardia per la gestione 3.0 delle emergenze di protezione civile. E ci chiediamo anche perché, a fronte dello stato d’allerta, non sia stata disposta l’apertura notturna straordinaria del Comando della Polizia municipale e, soprattutto, la mobilitazione, con l’apertura del Coc, delle squadre della Protezione civile, lasciate a casa, unità di volontari che invece sono estremamente preziose in tali circostanze, anche nella fase di monitoraggio dei livelli del fiume. Paradossalmente oggi hanno retto solo le vie interessate dai lavori del Piano anti-allagamento realizzati dal governo di centro-destra, ovvero via Marconi, via Pepe e via Elettra, mettendo in luce l’assoluta assenza di opere da parte del governo Pd. Ancora una volta – ha concluso Fiorilli - la giornata odierna ha certificato l’improvvisazione e l’impreparazione della giunta Alessandrini dinanzi a qualunque tipo di accadimento, ordinario o straordinario che sia, perché se è vero che la pioggia non si può fermare, è altrettanto vero che chi amministra una città ha il dovere di adottare tutte le misure di tutela della popolazione, e a Pescara questo non è avvenuto”.

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