Servono ancora le province?

Ufficio stampa provincia di Pescara
26/10/2015
Attualità
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Una domanda retorica, che ha una risposta altrettanto scontata: i territorio hanno bisogno di un ente intermedio, sovra comunale, garante della manutenzione delle infrastrutture e delle scuole, della gestione dei servizi pubblici. Questo il filo conduttore di tutti gli interventi dei relatori al convegno “Servono ancora le Province?” organizzata sabato scorso a Pescara, in occasione del bilancio del primo anno di mandato del Presidente Antonio Di Marco.
All’incontro hanno partecipato il Presidente dell’Unione Province d’Italia, Achille Variati (Presidente della Provincia e Sindaco del Comune di Vicenza)  il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, i Presidenti delle Province abruzzesi (oltre a Di Marco, c’erano Pupillo, De Crescentiis, Di Sabatino), tutti chiamati a dare un testimonianza sul ruolo della attuale “nuova Provincia” o “Ente territoriale d’area vasta”. Dopo il bilancio tracciato da Antonio Di Marco sulle attività svolte e gli investimenti fatti dopo un anno di mandato, sono intervenuti il presidente delle Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e il Presidente dell’UPI Achille Variati.
“Sono certo dell’utilità delle Provincie ha detto D’Alfonso - e sono al corrente la professionalità di molti dipendenti che vi lavorano. Con molti di loro mi relaziono giornalmente per cercare di mettere in funzione la rete viaria provinciale che negli ultimi dieci anni non ha avuto una buona manutenzione. Se la Provincia non c’è chi si fa carico del territorio? Abbiamo bisogno di un ente che sia aderente al territorio. Nei prossimi anni dispenseremo sulla regione oltre un miliardo e 700mila euro. Quale sarà la filiera che ci permetterà di scegliere il progetto più aderente al territorio? Chi si occuperà della manutenzione delle strade, delle piste ciclabili dell’edilizia scolastica, l’assistenza ai diversamente abili?”
Il Presidente Variati ha invece parlato delle conseguenze della nuova Legge di Stabilità sulla vita e le funzioni delle Province :“ Noi non accetteremo mai di morire per asfissia, perché noi presidente non siamo i liquidatori delle Province. Se così fosse, andremmo tutti in dissesto finanziario e sarà la paralisi”.

“Leggendo la finanziaria appena presentata dal Governo ha continuato -  dovremmo celebrare il funerale istituzionale delle Province. Ma io – ha detto variati rivolgendosi al Presidente del Consiglio Matteo Renzi – voglio credere che ci sia una errore. Perché noi non possiamo subire ancora taglio, continuando a svolgere funzioni così importanti sul territorio. Quindi, mettiamo a posto l’errore con norme che permettano di dare alle Province la rotta da seguire per farne la casa dei Comuni, con la gestione sovracomunale dei servizi”.
Una gestione già abbozzata non solo tra i Comuni, ma anche tra le Province, come ha ricordato il presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, parlando dell’accordo tra Chieti e Pescara per la gestione associata dei servizi informatici. 

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