“Non mi dimetto”, così il sindaco Alessadrini stamane in conferenza stampa, spiega l'iter che lo ha portato ad aver firmato l' ordinanza contestata firmata il primo agosto, e diffusa solo il 3 agosto. I due provvedimenti riguardavano sia il divieto di balneazione, retrodatato, che la revoca. “Corrisponde a verità, che le ho firmate in quella data con la condizione che non venissero pubblicate – ha affermato – ma le ho firmate anche con la buona fede perché convinto che fosse una procedura che certamente non avrebbe avuto effetti sulla salute dei cittadini”.
“La richiesta di dimissioni – ha aggiunto Alessandrini – è dovuta ad una cecità ed è frutto della polemica politica di chi si limitia a valutare la cornice del quadro senza vedere cosa c’è all’interno del quadro stesso”.
Per quanto riguarda la rottura della condotta, Alessandrini ha ribadito che “abbiamo risolto il problema il giorno dopo il guasto. Infatti il primo agosto il mare era pulito e dunque non ci sono mai stati problemi per la salute . I dati sulla balneabilità del mare sono stati positivi per tutto il mese di agosto e il primo agosto i dati sono stati i migliori della stagione estiva”.
"Non c'e stata da parte nostra nessuna sottovalutazione del problema, ma un intervento tempestivo ed efficace” -rincara Alessandrini e ha sottolinato come “il sistema sanitario territorio ci ha detto chiaramente che non ci sono state anomalie particolari e che i vari disturbi registrati, come quelli gastrointestinali, sono in linea con quelli dello scorso anno”.
Per quanto concerne le polemiche dell'opposizione, con il movimento 5 stelle che chiedeva le sue dimissioni per non "macchiare" anche il nome del defunto padre Alessandrini risponde:" La ritengo un'offesa personale nei miei confronti e in quelli della mia famiglia citare persone che non ci sono più, esigo delle scuse"