Nel dopoguerra, con l'espansione della civiltà industriale, cambiarono molte abitudini sociali. Anche le massaie si adeguarono ai cambiamenti. Dai detersivi prodotti in casa si passò a quelli di fabbricazione industriale. Ormai nessuna donna si affaccendava per preparare la liscivia, indispensabile per il bucato. In casa non si faceva più neanche il sapone.
Ormai diverse ditte, attraverso la pubblicità (leggi gli articoli sull'evento La Réclame a Pescara organizzato nel mese di aprile 2014), proponevano saponette profumate per la persona e c'erano i detersivi in granelli per fare il bucato. Granelli magici prodotti in Abruzzo dalla Montecatini-Montedison di Bussi, diffusi a largo raggio sul territorio.
Gli stessi granelli venivano impacchettati con nomi diversi da società che avevano intravisto l'affare nella distribuzione. Le multinazionali si inventavano nomi stranieri per vendere di più. I sotterfugi commerciali erano tenuti segreti. Per quanto mi è dato sapere si impacchettava lo stesso prodotto con nomi diversi.
Si stampavano scatole per contenere esattamente un kilogrammo di detersivo, si confezionavano anche fustini da cinque kilogrammi. Il mercato tirava! Si fece spazio la pubblicità televisiva. I caroselli invadevano le ore della cena.
Non erano ancora stati inventati gli azzurranti ottici, mi riferisco ai granelli blu, che lavavano meglio, come garantiva qualche spot. Ma, si trattava solo di bluff pubblicitari.
A Pescara il prodotto della Montecatini-Montedison di Bussi veniva confezionato con il nome di VIPANOL: non era un nome straniero, ma le iniziali dei cognomi di diversi soci, tra i quali ricordo quelli di Eugenio e Tommaso Petrore.
La sede per il confezionamento del Vipanol era nel retrobottega del colorificio di Eugenio Petrore, ubicata in via Ravenna 95. Allora io abitavo in via Ravenna 81, a pochi passi dal luogo del confezionamento del Vipanol.
La polverina bianca arrivava da Bussi in vagoni merci e sostava sotto il capannone della vecchia stazione di Pescara. La polverina veniva lentamente prelevata con un carrettino trainato a mano. A mano avveniva anche il confezionamento.
La diffusione del Vipanol, purtroppo, non riusciva a superare i confini provinciali. La società pescarese entrò in crisi economica in breve tempo. Non era in grado di contrastare la concorrenza di società multinazionali economicamente più floride; società che reggono ancora bene il mercato e la diffusione a largo raggio del detersivo per lavatrici attualmente prodotto in altre sedi.
Non esistono foto né dello stabilimento né del packaging pertanto abbiamo usato le immagini prese dal sito: marcoeula.tripod.com