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Mario Frank Bonfiglio da Pescara in USA. Fu legato alle famiglie mafiose di Frank Costello e Vito Genovese

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Mario Frank Bonfiglio nacque a Pescara, nel 1904, da Alfred ed Amelia D'Incecco.

Quando aveva solo sei anni il padre decise di tentare il "sogno americano".

I Bonfiglio giunsero ad "Ellis Island", nel 1910, a bordo della motonave "Oceania". Si stabilirono nel popoloso quartiere di Brooklyn a New York. Infanzia difficile e piena di privazioni per Mario Frank.

Già il 28 gennaio del 1921, per furto con scasso, fece conoscenza con la polizia. La sua fu una carriera brillante dal punto di vista imprenditoriale ma, purtroppo, accompagnata da un forte legame con gli ambienti della Mafia americana.

Divenne proprietario, insieme ai fratelli, della "Arrow Linen Co.", una grande lavanderia, di Brooklyn. Arrivò a servire tutti i club più importanti e riservati oltre che  la quasi totalità dei migliori ristoranti sui quali veniva esercitato il controllo dei "Mob" ("Mobster" sinonimo di gangster, utilizzato nel linguaggio criminale).

Gestì numerose e svariate altre attività. Fu caro amico e collaboratore di Frank Costello uno dei più importanti capi mafia di sempre (ispirò Mario Puzo per il suo "Il Padrino" poi divenuto celebre film con la regia di Francis Ford Coppola).

Di certo ebbe contatti con Joe Masseria, Vito Genovese, Joe Profaci, Lucky Luciano, Joseph Magliocco, Frank Coppola e Joe Valachi.

Quando il 2 maggio 1957, nell'Hotel "The Majestic" spararono, a Frank Costello (senza riuscire ad ucciderlo) lui era con lui.

Mario Frank Bonfiglio, dopo il ritiro di Frank Costello, fu ritenuto appartenente alla "famiglia" di Vito Genovese.

Ebbe anche un rapporto amicale con il potente editore Generoso Pope Jr. (questi ebbe una amicizia personale con il boss mafioso Frank Costello, che volle, nel 1927, come padrino del suo figlio minore).

Si distinse anche come abile Bookmaker e visse molto spesso nel lussuoso "West Side Hotel".

Mario Frank Bonfiglio conobbe il carcere ma riuscì a non farsi travolgere per i reati più gravi.

Robert Kennedy, nel 1958, in qualità di primo consulente giuridico della Commissione antiracket, durante un interrogatorio, così ne parlò:

"Frank Bonfiglio, noto come Frankie Mario, un teppista di Brooklyn".

Usò anche lo pseudonimo di Frank Krenn. Ancora nel 1965 partecipò a Syracuse ad un importante "meeting" di Cosa Nostra.

Mario Frank Bonfiglio morì nel 1970.

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