E' il legame tra tradizione, territorio e innovazione per informare i consumatori sulla qualità dei cibi che si portano in tavola e sulla loro filiera produttiva, il leit motiv della seconda edizione della "Sagra degli arrosticini" che si svolgerà domani, sabato 27 agosto, all'interno dell'ipermercato Auchan di Pescara Aeroporto.
La degustazione gratuita di arrosticini dell'azienda Spiedì abbinati ai vini della Cantina Tollo animerà l'ipermercato per l'intera giornata, dalla mattina fino alla sera.
L'evento mira a far conoscere ai consumatori le eccellenze abruzzesi prodotte da due importanti aziende del territorio, che esportano in tutto il mondo e collaborano da anni con il gruppo Auchan Retail Italia.
L'obiettivo della partnership e dell'operazione di co-marketing tra aziende leader abruzzesi e la grande distribuzione è inoltre far degustare dei prodotti tipici della tradizione gastronomica abruzzese, come gli arrosticini, rimarcando così anche la vocazione di Auchan Retail Italia di mantenere un saldo legame con il territorio e la genuinità dei suoi prodotti, informando i consumatori sulla tracciabilità dell'intera filiera, così come sulle proprietà organolettiche e nutritive della carne di agnello, ma anche su nuove modalità di cottura dell'arrosticino.
Ma l'innovazione non sta solo nella modalità di cottura, grazie ad una sorta di maxi spiedo verticale che non sporca, non fa fumo e può sostituirsi perfettamente alla brace, senza sottrarre gusto agli arrosticini, ma anche attraverso la tracciabilità dei prodotti e il controllo della filiera.
"Bisogna sfatare il mito - spiega Roberto Di Domenico, al timone di Spiedì, unica azienda abruzzese a produrre arrosticini certificati dall’Unione europea - degli arrosticini fatti a mano, perché sono tutti fatti a mano, l’unica differenza è che nelle catene produttive c’è un processo di automazione che porta ad infilare le bacchette, senza toccare troppe volte la carne, rischiando di contaminarla. Tutte le filiere produttive sono controllate, a differenza di quei privati che vendono gli arrosticini nelle buste e sotto banco, dove manca il controllo di tutta la filiera, comprese le informazioni circa la nascita, l’allevamento, la provenienza e la macellazione dell’agnello”.