Prima ancora della nascita ufficiale del Pescara, datata 1936, vi sono state altre compagini locali a competere nelle accese partite stracittadine. Alcune di loro si sono addirittura fuse insieme dando vita a nuove squadre. Erano altri tempi, il calcio era uno sport nel senso più letterale della parola, non aveva nessuna esasperata pretesa, se non quella di divertirsi e divertire per novanta minuti. Di conseguenza capitava sovente che alcuni calciatori giocassero nelle fila di piu' squadre; è il caso per esempio del portiere Verrocchio che ha difeso la porta dell’ “Ursus” nel 1925, dell’ “Adriatico” (o “121° Legione Adriatica”) nel 1928 e dell’ “Abruzzo” nel ‘30, dove a giocare in porta c’era anche Papa.
Con ciò possiamo affermare con una certa sicurezza che Verrocchio è stato forse il primo portiere di ruolo di una compagine pescarese. Ve ne sono stati altri in quel periodo: ricordiamo per esempio Gelati, portiere dell’ “Abruzzo”, ma anche Curti dell’ “Adriatico”. Un altro atleta che ha giocato con una certa regolarità è stato certamente Murgo in forza all’ “Abruzzo” e al Pescara fino al 1933. Sempre nel ’33 iniziava giovanissimo la sua carriera anche Fabiani, futuro protagonista della mitica “Strapaesana”.
Nel periodo in cui il Pescara giocava i cosiddetti tornei “liberi” nella formazione allenata dall’allora ungherese Rady trovarono spazio anche Lucianetti e Ciavatti.
Prima dell’esordio nel calcio ufficiale la compagine pescarese prendeva il nome di “Puritas” dal pastificio che sponsorizzava le maglie, dove a guardia della porta c’era Antonucci.
Questi uomini, pur non giocando partite ufficiali, rappresentano un punto di partenza in un ipotetico albero genealogico, gli “Antenati” appunto di questo ruolo; quelli che, spesso senza guanti, furono i primi a “metterci una pezza”.