Dopo il servizio sugli ultimi negozi del centro che hanno chiuso i battenti (leggi), abbiamo incontrato alcuni commercianti per un bilancio sui saldi.
Come sono andate le vendite a saldo e quali prospettive hanno i commercianti per la primavera? A quasi due mesi dall'inizio dei saldi quali risultati hanno avuto i commercianti e quali prospettive esistono per il commercio?
Sono trascorsi circa due mesi dall'intervista fatta ad alcuni commercianti della zona centrale di Pescara all'inizio dei saldi.
Il 3 marzo finiranno le vendite a saldo e i negozianti dovranno fare i conti con quanto hanno incassato e su che cosa prevedono per il futuro.
Certamente la situazione economica, locale e nazionale, non è di supporto a chi ogni mattina deve alzare la serranda e stare tutto il giorno in negozio per contare alla fine della giornata un incasso il più delle volte deludente.
Pescara è sempre stata la città commerciale per eccellenza e i suoi negozi erano conosciuti da molte persone che venivano in città anche da lontano.
La nuova dimensione del commercio ha di fatto ridotto quest'attesa. Il consumatore per soddisfare il proprio desiderio o necessitò raggiungeva anche negozi lontani dalla propria residenza.
Certamente la grande offerta fatta anche attraverso i Centri Commerciali e anche la diversa di richiesta di qualità che gli acquirenti fanno hanno inciso su questa situazione e dalle interviste fatte ad alcuni commercianti, si può confermare quanto detto.
Il negozio singolo, che deve basare tutta l'attività sulle proprie forze economiche, e che ha un'offerta di merce di medio alto livello e una clientela fidelizzata, soffre ancora di più di una situazione economica fallimentare che ha come denominatore una sensazione di mancanza di futuro.
Ai commercianti intervistati sono state poste le seguenti domande:
• Dopo circa due mesi dall'inizio dei saldi qual bilancio può essere fatto?
• Quali prospettive si hanno per la prossima primavera?
• Quali problemi riscontrati per le attività , sono imputabili alla situazione urbanistica della città , con particolare riferimento alla nuova zona pedonale di Corso Vittorio Emanuele?
Le risposte sono state le seguenti:
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BERNARDO Sonia …"dal mio punto di vista il bilancio è fallimentare, perché i saldi sono andati malissimo. Del resto continueranno ad andare sempre peggio se continuano ad essere fatti a ridosso del Natale. Per vendere qualcosa a Natale, si è costretti già ad andare in promozione, quindi, quando arrivano i saldi, non interessa più a nessuno.
Per la primavera sono molto sfiduciata, sono ottimista di carattere, ma questa volta vedo nulla di buono. Quando in una città chiudono i pilastri, i negozi importanti, sul corso principale e si arrendono le catene non c'è più niente da fare..."
…" per la pedonalizzazione del corso, resistere a 7 mesi di chiusura quando abbiamo dato fondo tutte le nostre forze, la chiusura è senza senso. Il sabato, quando alle quattro del pomeriggio, chiudono la strada le persone passano al centro della strada e sui marciapiedi non c'è nessuno. Ci sono molti ragazzini che camminano che non comprano"…
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DI MARCO Sisto
"…prezzi stracciati, ho dovuto praticare uno sconto al 50% ed ho venduto un po' di più. Per la primavera, dopo gli sconti Natale, dovrò continuare ad andare in promozione. I prezzi non sono più validi per la clientela. Non c'è più la clientela che spendeva per una borsa di pelle di qualità . Per la chiusura del corso non c'è ritorno, non passano le auto ma il passeggio è al centro della strada e nemmeno ci vedono"…
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CHIARA commessa
…"Il bilancio dei nostri saldi è positivo. La chiusura del corso è un dilemma, dipende dal tempo. La domenica, se piove, non passano le auto, non passa nessuno e non ci sono bar aperti come su corso Umberto. Il nostro target della clientela è molto vasto si va da 20 a 80 anni i nostri prodotti si vendono a tutti"…
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ALESSIA commessa
…"I saldi sono iniziati bene. Tanta gente e siamo soddisfatti. Per la strada un po' di disagio per la chiusura del sabato e della domenica. Per noi è favorevole il passaggio degli autobus perché, per chi lavora, è più semplice arrivare. Per le vendite, la strada chiusa non crea problemi, entrano persone di tutte le età . Durante la settimana, invece, il traffico ci porta poche persone perché la gente non sa come arrivare e dove parcheggiare"…
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RAFFAELLA commessa
…"Il bilancio dei saldi è andato bene. Quando c'era il cantiere c'è stato il problema, ma il corso chiuso o aperto non fa molta differenza. La gente passeggia, ma le vendite non dipendono pedonale o non pedonale. Noi siamo tutti dipendenti e se non si vende andiamo tutti a casa. per il momento ci arrangiamo ancora"…
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DOLCI Luciano
…"Il discorso dei saldi, sinceramente, c'è stato buon inizio. Il saldo non è più una vendita sulle rimanenze, ma un periodo vendita buono per il pubblico che compra con prezzi più favorevoli. Per noi invece vendiamo a prezzi stracciati merce che non ancora abbiamo pagato. Le previsioni di vendita per la primavera sono poco positive e sono molto preoccupato. Le problematiche di Pescara le conosciamo tutti ed è inutile continuarne a parlare. Nel mio negozio lavoriamo per cercare di avere clienti. Il valore della spesa è inferiore a prima, ma noi continuiamo a lottare per dare qualchecosa di più alla clientela.
La chiusura del Corso è stato un dramma sette mesi di cantiere. Le persone non riuscivano ad arrivare al negozio, adesso la situazione è migliorata"…
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CAMPLONE Amalia
…"È come se i saldi non ci fossero stati. La merce a saldo era completa di taglie e colori e non era merce da mettere a saldo. Da quando ci hanno chiuso i clienti non hanno accesso facile. La stazione non ha un accesso facile. Non ci sono più parcheggi neanche per i residenti che sono costretti a parcheggiare nell'area di risulta. La mia clientela che è formata anche da signore di una certa età che non riesce ad arrivare nel mio negozio proprio per la difficoltà di parcheggiare. Gli extracomunitari vendono roba camuffata mentre noi vendiamo merce certificata e questo ci danneggia. Questo centro commerciale, così chiamato, è un vero centro di depressione. Pescara è diventata la città degli altri e adesso non è più percorribile. Il Comune dovrebbe attrezzarsi di autobus elettrici con pochi posti che possano trasportare le persone dai parcheggi al centro della città . Via Nicola Fabrizi non è raggiungibile da via Leopoldo Muzii non si può arrivare più al centro le persone sono costrette ad andare a destra o a sinistra e non sanno come fare ad arrivare. Se vogliono chiudere il centro, devono creare attrazione e studiare un modo per far arrivare le persone"…
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GRAZIOSI Mariano
"…I saldi sono negativi. Gennaio e febbraio sono stati molto negativi. Nonostante abbiamo aumentato gli sconti le vendite non sono migliorate. Le prospettive non sono buone, Ci sono state molte chiusure. Anche il negozio Rocca gioielli da una settimana ha chiuso e altre aziende dovranno rivedere la possibilità di continuare a stare aperti. C'è disagio davanti al negozio con il cantiere della pensilina che è stata chiusa per molti mesi e che sarà ancora inagibile per ancora due mesi proprio a ridosso della Pasqua. Quindi altri mesi di disagio. La chiusura di Corso Vittorio ha creato disagio i clienti fanno difficoltà ad arrivare anche con l'aumento del costo dei parcheggi e l'eliminazione di molti punti sosta nelle altre strade. Le prospettive non sono favorevoli per noi negozianti"…
A conclusione delle interviste, oltre alla acclamata situazione economica, la lamentela comune è la scarsa possibilità di parcheggiare, la situazione dei cantieri e la mancanza di attrazione che dovrebbe far arrivare le persone in centro.