Il vernissage comincerà il 30 aprile presso la sala Consiliare dell’ex Municipio, in piazza Municipio di Santo Stefano di Sessanio in pieno Centro Storico.
Non bisogna dimenticare che Santo Stefano di Sessanio è inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Abruzzo è fa da giusta cornice ad una mostra molto particolare che espone un'unica opera dell’artista Mariano Moroni.
Mariano Moroni, artista di fama internazionale, è pittore, architetto e designer, che vive e lavora a Nereto (Te).
L’opera che verrà esposta è intitolata 6 aprile che nasce dalle suggestioni e riflessioni provocate nell’artista dal tragico evento del terremoto del 2009
La tela di grandi dimensioni, metri 9, è portatrice di una valenza collettiva, che richiama alla memoria una tragedia che sconvolse tutta la popolazione del cratere.
In Silenzio Resta contiene, già dal suo titolo, ampie riflessioni che nascono in chi guarda l’opera, in particolare è vivo il senso di sospensione, di silenzio, di impotenza.
L’opera è il frutto di una composizione pittorica che si sovrappone ad oggetti di vario uso quotidiano..
Chi guarda l’opera, prova le stesse sensazioni che hanno provato le popolazioni dopo il drammatico evento, sospese nell’aria, contornate di tanto materiale di uso comune non più utile, sconvolte nelle fattezze e nell’animo.
È il silenzio ed di ciò che resta in silenzio, ma è anche lo stato di chi è costretto a restare in silenzio, come un imperativo impartito dal terremoto stesso a chi l'ha subito.
Dice Silvia Moretta, critica d’arte e organizzatrice della mostra: “L’opera 6 aprile è una lunga tela, come lungo è stato percepito il terremoto, che lo sguardo attraversa orizzontalmente, senza direzione obbligata, attivando un processo attivo e selettivo. Oggetti noti, di memoria immediata, reminiscenze, materia pittorica che conduce all’immateriale, o che riveste altra materia, un paesaggio della mente, la deposizione muta di oggetti del vissuto quotidiano che ormai non servono più, a nessuno”.
La sede espositiva, la sala consiliare dell’ex Municipio, nell'ambito del Borgo di Santo Stefano di Sessanio, ben si presta all’esposizione dell’opera.
Molto è affidato alla capacità comunicativa della tela che pur appartenendo all'arte contemporanea sceglie un metodo espositivo che appartiene al passato, ovvero l'esposizione di una sola opera, per comunicare fatti storici ma anche per aderenza ai metodi museali.
Oggi il riproporre questo sistema appare rivoluzionario nel sempre più frettoloso mondo della comunicazione: si spera ancora che in un luogo così straordinario, nell'assoluto silenzio, per il visitatore possa esserci semplicemente il coinvolgimento dei sentimenti.
La mostra è patrocinata dal Comune di Santo Stefano di Sessanio, in sinergia con la Regione Abruzzo, la Provincia dell’Aquila e l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Invitate a presenziare l’inaugurazione, prevista per il 30 aprile alle ore 17, a Santo Stefano di Sessanio, tutte le Autorità Istituzionali Locali e Regionali unitamente a tutto il mondo della cultura, dell’Associazionismo e dell’Imprenditoria.
Storia dell’artista MARIANO MORONI
Nasce nel 1954 a Nereto , dove vive e lavora. A Pescara , dopo aver frequentato il Liceo Artistico Statale “G. Misticoni”, si laurea nel 1977 presso la Facoltà di Architettura G. D’Annunzio. Mariano Moroni si distingue per le sue ricerche multidisciplinari legate alla rappresentazione della quotidianità attraverso gli oggetti della produzione industriale, integrando la pittura e la scultura con l’industrial design e l’architettura. Ha ottenuto riconoscimenti sia nazionali che internazionali; quest’ anno “Giuly”, opera creata per Cordivari, ha ottenuto il premio internazionale “iF Product Design Award 2014”.
Mariano Moroni espone oltre che in Italia, Austria, Cina, Francia, Germania, Giappone, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Ungheria, Stati Uniti. Ha ottenuto riconoscimenti sia in Italia che all’estero. Selezionato in concorso dal Peggy Guggenheim Collection di Venezia. Di recente ha esposto al PAC e al Palazzo della Triennale di Milano, al J.K.J. Center di New York, al Museo dell’Ara Pacis di Roma “Il palazzo della Farnesina e le sue collezioni”, con tra gli altri Pistoletto,
Ron Arad, Pinifarina e Padiglione Italia alla 54° Biennale di Venezia. Da molti anni collabora con note aziende italiane creando installazioni e complementi d’arredo. Le sue opere di design, oltre che nelle maggiori città italiane, sono state esposte a Parigi, Francoforte, Londra, Osaka, New York.
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