Roberto Straccia, il giovane studente marchigiano scomparso da Pescara il 14 dicembre 2011 e ritrovato morto a Bari il 7 gennaio, si presume sia morto per uno scambio di persona.E' quanto trapela dalla trasmissione Rai "Chi l'ha visto?" andata in onda ieri sera, che tornata sul caso ha ricostruito le dinamiche e i movimenti del giovane scavando nel passato, e indagando sul caso mai risolto.
Un pentito, intercettato telefonicamente, avrebbe rivelato che il giovane universitario sarebbe stato ucciso proprio a causa di uno scambio di persona, un tragico errore dunque.
Una novità mai trapelata prima venuta a conoscenza casualmente dalla famiglia del giovane che ha appreso ad agosto di questo fascicolo giudiziario, poi chiuso. Loro hanno chiesto di poterne visionare il contenuto e magari ricominciare a indagare, gli stessi sono convinti che il giovane non si sia suicidato.
La stessa famiglia è altresì convinta che Roberto non sia arrivato in Puglia via mare e che il suo corpo non sia stato in acqua 24 giorni. Perché «c’è qualcosa che non torna», ha sostenuto ieri sera il padre Mario, ospite di Federica Sciarelli. Ci sono troppi punti interrogativi ancora senza risoluzione.
Il padre ha poi ricordato che nelle tasche di Straccia fu trovata sabbia «che gli inquirenti non hanno analizzato. Sarebbe stato utile, invece, per capire dove Roberto è morto perché la sabbia di Pescara è diversa da quella di Bari».
Il 3 novembre ci sarà una nuova udienza per discutere dell'archiviazione, dove la famiglia si opporrà .Di Roberto Straccia,ventiquattrenne, originario di Moresco (Fermo), si sono perse le tracce dal momento in cui uscì di casa per andare a correre, in abiti sportivi, come lo hanno ripreso le telecamere sul lungomare sud, e da quel momento di lui non si e' saputo piu' niente, fino al ritrovamento del cadavere.